L'isola che non c'è
 

da ragazzina ero convinta che ci fosse sul serio.
l'albero cavo, rifugio di peter e dei bambini, la baia delle sirene, il campo indiano con le tende, il falò, i totem e tutto il resto, la conca dove attraccava il galeone di uncino.
proprio tutto.
crescendo ho capito che non poteva essere così, ma non ho smesso di credere che potesse esistere.
un posto dove essere al sicuro, dove rifugiarsi, un po' affaticati, dalle avversità.
ma anche un posto dove godere delle gioie appieno, senza freni.
non importa l'aspetto geografico che ha: è l'isola che non c'è, dopo tutto.
che ci siano le cime innevate o le spiagge immacolate.
i deserti aridi o l'umidità della foresta amazzonica.
le piramidi o i pinguini...
che importa.
è lì, dove voglio e come voglio che sia.

il molo
 

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in questo posto ci son già stata un po' di tempo fa.
mi ha aiutato a capire un sacco di cose.
e non l'avevo ben collocato: ora si.
è qui, su quest'isola.
ci ritorno con delle motivazioni completamente differenti da quelle che mi ci avevano portato la prima volta.
ma ora ne ho bisogno per avere una visione distaccata e oggettiva delle situazioni che sto vivendo.
mi aiuterà a lasciare in disparte la "parte emozionale" o componente emotiva, che spesso accompagna le mie decisioni.
vorrei avere una visione asettica.
e decidere.
intanto guardo l'orizzonte.

portato dalla corrente.....
 

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Noi

L'istinto
è l'impronta
del tuo essere.
Gli occhi,
la mappa digitale
del tuo cuore.
Il senso,
l'armonia
del tuo spirito.
La fedeltà,
volte a vela
del tuo dna.
L'amore,
cieco abbandono
della tua ragione.
Opportunità,
è invece
il mio nome.
Libero dalle scelte
e scelto
dalla libertà.
Agile,
nella sua accidia,
flemmatico,
nella sua disinvoltura.
Eppur così simili
eppur così simili.....

il mio angolo...



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altra isola che non c'è....
davanti a quest'isola...


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[sul molo] PROMETTO!
 

sveglia all'alba.
prima del solito, s'è è possibile.
la brezza salmastra portata dallo scirocco, i raggi del sole caldo e la curiosità per una scoperta da fare, hanno giocato un ruolo importante.
tutto secondo le aspettative, tutto sorprendente.
e la "parte emozionale" non posso staccarla da me, da quello che sono.
c'è e me la tengo.
e più sono "raggomitolata", più sono emozionale, più in petto esplode la sensazione di non farcela.
e invece sono arrivata fino alla fine.
a cullare il mio riposo il libro vicentino non è servito.
ero su un altro parallelo, molto distante.
il suono di una promessa, fatta prima a me stessa che a chiunque altro, mi ha protetta.
è un nuovo giorno.
ora devo esplorare questo posto.
il resto si vedrà.

la mia, da diciannove anni a questa parte (forse poco meno)
 

travelling without moving
 

al ritorno da un viaggio nel tempo e nello spazio,
gli ho regalato un paio d'ali.
le ha prese ma non ha spiccato il volo.
le mie, ora che le ho ritrovate, non le lascerei per nulla al mondo.

gli animali sull'isola
 

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e suonano daddio!

è Mêlée Island:alto:

io
non
l'ho
ancora
trovata
.

guarda bene....
 

ma non c'è.
non la troverai, se non dentro di te :)

è lì che cerco....:alto:

sei già a metà dell'opera allora :)

tesoro, io non so disegnare neanche l'omino stilizzato...
è un disegno basato su un'immagine creata al computer nel 90:)

hai letto il nome del file?
o la conoscevi?

no perchè se la conoscevi chiedo la tua mano:D

chi si accontenta...
 

ok, un cavallo alto sarebbe stato davvero il massimo.
ma neanche coi paraocchi però....

[parola d'ordine: rimboccarsi le maniche!]