The Anonymous Project

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Nel 2017, il regista Lee Shulman acquistò una scatola di diapositive vintage, non erano immagini di personaggi famosi ma di gente comune. Si innamorò delle persone e delle storie che “queste finestre uniche nelle nostre vite passate” avevano catturato.

The Anonymous Project raccoglie e preserva diapositive a colori uniche degli ultimi 70 anni

“il progetto è nato dal desiderio di preservare questa memoria collettiva e dare una seconda vita alle persone spesso dimenticate in questi momenti senza tempo catturati nel meraviglioso colore Kodachrome.

Dal periodo dei primi anni '50, quando i prezzi per la fotografia a colori erano scesi fino a diventare accessibile ai non professionisti, all'ascesa delle fotocamere digitali, la fotografia a colori divenne presto il mezzo dominante per catturare la vita quotidiana. Non solo matrimoni e lauree, o amici che posano per amici o famiglie che si riuniscono per ritratti, ma tutto.

La magia della fotografia a colori è che quando le sostanze chimiche sulla pellicola vengono esposte alla luce, viene creato il colore. Il problema è che queste sostanze chimiche si degradano nel tempo, senza lasciare traccia dell'immagine. La maggior parte delle diapositive a colori non sopravviverà oltre i 50 anni. A meno che non venga intrapresa un'azione urgente, questo colorato pezzo della nostra memoria collettiva, artefatti della vita quotidiana dagli anni '40 in poi fino all'era digitale, svanirà del tutto dall'esistenza.

Queste fotografie amatoriali sono un caleidoscopico diario di quell'epoca, tanto più affascinante e sorprendente a causa della loro qualità grezza. Spesso divertenti, sorprendenti e toccanti queste immagini raccontano le storie di tutte le nostre vite.

Anonymous è diventato a sua volta uno sforzo artistico che cerca di dare un significato a questi ricordi una volta dimenticati e creare nuovi modi di interpretazione e narrazione che mettono in discussione il nostro posto nel mondo di oggi.

Questo sito web riunisce una selezione unica di immagini dalla collezione privata di Lee Shulman.”

https://www.anonymous-project.com/en/collection/