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Che periodo di m***a....!!
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Se uno ha imparato a contare fino a sette, vuol mica dire che l'otto non possa esserci Pescara - 11 luglio 2011 Roma - 7 dicembre 2011 Pescara - 10 luglio 2013 Cortona - 4 agosto 2013 Ancona - 20 giugno 2015 Roma - 12 luglio 2015 Pescara - 22 luglio 2015 Napoli - 26 luglio 2015 Roma - 27 dicembre 2015 Rimini - 3 marzo 2018 Ancona - 2 giugno 2018 Milano - 4 luglio 2018 Montesilvano - 9 settembre 2019 |
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No, mi dispiace. Anzi neanche mi dispiace, ma non riesco più ad essere felice per gli altri, soprattutto sul lavoro e su determinati contesti.
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Buon Sangue tour: roma 10/11/2005 Safari tour: roma 17/05/2008 verona 17/09/2008 livorno 6/12/2008 Ora tour roma 8 - 9 luglio e 6 dicembre2011 Milano 9 dicembre 2011 Backup Tour Bologna 15 giugno - Milano 19 giugno - Firenze 23 giugno - Roma 28 giugno 2013 LorenzoNegliStadi2015 Roma 12 luglio - Napoli 26 luglio 2015 LorenzoNeiPalasport2015 Roma 27/28/29 Dicembre 2015 we can be heroes, just for one day!!! il lupo perde il pelo, io perdo le occasioni... |
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Sono qui, e scrivo, scrivo per non piangere... Perché mi ero illusa che avessi capito quanto valgo, invece mi hai confermato quello che da una vita già sapevo: che non sarò mai abbastanza per te, qualunque cosa io faccia o dica e qualunque cosa lui non faccia o non dica, sarà sempre lui il tuo preferito... Va bene così ma da oggi, anzi da quando ne abbiamo parlato (cioè il 23 dic 2020) niente sarà più come prima.. La mia speranza era che avessi capito o che un giorno lo avresti fatto ma ora so che non è così... Era solo un'illusione..
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2015 Lorenzo 2015cc tour: Milano 27 giu Padova 30 giu Firenze 4 lug Firenze 5 lug Bologna 8 lug Roma 12 lug Messina 18 lug 2013 Backup tour: Milano 19 giu Milano 20 giu Firenze 23 giu Roma 28 giu Velodromo Palermo 6 lug 2011 Ora tour: Palasport di Acireale 26 Apr 2011 Valle dei Templi Agrigento 6 Set 2011 Palasport di Acireale 8 Feb 2012 2008 Safari tour: Velodromo di Palermo 22 Mag 2008 2005 Buon Sangue tour: Palasport di Palermo 16 Nov 2005 |
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Vorrei avere torto anche stavolta invece, mi verrebbe da ridere se non si stesse per scatenare una guerra familiare.. La situazione è talmente palese che ha dell'inverosimile.. E lei chiede consiglio a J. e torna sui suoi passi perché lui vuole anche altro, non solo quello che gli hanno promesso... 🤣🤣🤣
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2015 Lorenzo 2015cc tour: Milano 27 giu Padova 30 giu Firenze 4 lug Firenze 5 lug Bologna 8 lug Roma 12 lug Messina 18 lug 2013 Backup tour: Milano 19 giu Milano 20 giu Firenze 23 giu Roma 28 giu Velodromo Palermo 6 lug 2011 Ora tour: Palasport di Acireale 26 Apr 2011 Valle dei Templi Agrigento 6 Set 2011 Palasport di Acireale 8 Feb 2012 2008 Safari tour: Velodromo di Palermo 22 Mag 2008 2005 Buon Sangue tour: Palasport di Palermo 16 Nov 2005 |
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Sono d'accordo con voi!!
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Dopo quanto successo in questi giorni in Parlamento, stamattina la playlist di Spotify ha fatto passare casualmente Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano. Sì, è inflazionata, ormai si sente ovunque e la sanno a memoria tutti, però in mezzo alla desolazione politica che ho visto in questi giorni, in mezzo alla morte di Emanuele Macaluso, in mezzo alla tristezza a cui ci sta portando questa pandemia, in mezzo a tutto questo silenzioso scricchiolare istituzionale mi sono sentito meno solo. Siamo in tanti ad essere figli unici, fratelli gli uni gli altri, li vedo, li percepisco eppure ho ascoltato la canzone con un polpo alla gola (per dirla alla Zerocalcare) che, se da un lato mi ha messo tristezza e incertezza su quello che diventerà questo Paese quando sarà in mano ai fascisti dei giorni nostri, più ridicoli ma per questo ancora più pericolosi, dall'altro lato mi ha fatto pensare che c'è speranza, fin quando ci saranno almeno due fratelli figli unici ci sarà la possibilità di riportare un po' di luce in questo Paese disgraziato.
Mi interrogo spesso su quale sia il mio compito in tempi come questi, su come sarò in grado di comprendere la complessità e se sarò in grado di avere io gli strumenti e di darli eventualmente ai miei figli un domani. Mi faccio domande e mi rispondo da solo. Mi rispondo che è necessario tenere la schiena dritta e lo sguardo fiero, senza deroghe ai principi che ci caratterizzano, anche quando potremmo guadagnarci personalmente, mi rispondo che dobbiamo lottare e non rinunciare a dire la nostra e a far vedere che la pensiamo diversamente, anche quando i colleghi o le persone che incontriamo o gli amici o le nostre stesse famiglie fanno discorsi che non penseremmo ancora possibili dopo 100 anni dal regime fascista o dopo le conquiste civili raggiunte, che abbiamo il dovere di far vedere ai ragazzini che si stanno formando una coscienza civile, sociale, politica, che stanno crescendo e che sono a caccia di risposte, che la politica può essere bellezza, che la complessità è bellezza, che le difficoltà fanno crescere e sono utili, che ci può essere un modo solidale, fraterno e equo per affrontare i problemi per i quali ad oggi non si trovano o non si vogliono trovare soluzioni perchè fa comodo, che un mondo diverso è possibile, che la diversità è crescita ed è bellezza, che fondamentalmente non siamo chiamati ad imbracciare un fucile come fecero i nostri nonni o bisnonni, siamo chiamati a far vedere che è possibile avere un'alternativa alle proposte che arrivano da una certa parte politica e che invece non arrivano dalla parte politica dalla quale vorremmo che arrivassero. Siamo orfani di padre, come se non avessimo un cognome a identificarci ma ci siamo, in attesa che qualcuno ci rappresenti e che con gioia andremmo a votare senza turarci il naso, colorati e sorridenti come eravamo a fine anni 90 e a inizio anni 2000, prima che, tramite quel Luglio 2001 di Genova, ci facessero credere che quello che volevamo non era possibile altrimenti erano botte, quel qualcuno che faccia vedere a tutti che ci siamo, che siamo rumorosi come siamo sempre stati, che siamo numerosi e belli e che quello che volevamo e che vorremmo è realizzabile, una società equa, solidale, giusta in cui l'inclusione è un cardine fondamentale. Oggi la canzone di Rino Gaetano dovrebbe intitolarsi Mio fratello è figlio orfano. Siamo tanti fratelli figli orfani, dovremmo solo avere il coraggio di tirare fuori i nostri colori e le nostre voci, senza paura perché ci sono cose che potrebbero arrivare in futuro che ci spaventano di più che non la paura di esporci oggi. |
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Tokyo, con il suo mare mosso dentro, una vita sull’ottovolante, a rincorrere quello che non acchiapperà mai.
Rio, bravo ragazzo, esperto informatico, quello che sarebbe rimasto sull’isola fino alla fine dei suoi giorni, sognando due o tre bambini e portando le buste della spesa. Professore, è colpa sua, li ha radunati lei!
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![]() la vita non aspetta che sia giusto
Il tuono non aspetterá il silenzio L'amore dato non ritorna a posto Ma resta in giro e rende il cielo immenso il cielo immenso |
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Era il mio trentasettesimo compleanno. Quello del 2020. Il coronavirus era una roba che stava in Asia e figurati, dai, se arrivava qua. E giù a ridere dei survivalisti della compagnia, già indaffarati a fare scorte. Lockdown, quarantena, mascherina, zona gialla-arancione-rossa, indice RT erano tutte parole post-apocalittiche lontanissime dalla nostra realtà.
Era il gennaio 2020, ovvero 365 giorni fa, su per giù. Eppure mi sembra che siano passati anni. Offrivo caraffe di spritz e magari non ci stavamo neppure preoccupando di aver per sbaglio scambiato i bicchieri fra un brindisi e l'altro. Non dico che da quella volta non ci siamo più visti, ma di certo non così, non tutti insieme, non con abbracci, pacche sulle spalle e "velociraptor". Quest'anno niente di niente. Due bimbe figlie del lockdown le abbiamo viste solo in foto. E ora che ci penso di una delle due mamme nemmeno ho visto dal vivo il pancione. Ed era il 2020, mica una vita fa.
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l'indifferenza è il più grave peccato mortale... |
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già, comprendo perfettamente. eppure anche in quest'anno schifoso c'è stato qualcosa di buono, per esempio le due bambine. io ho visto solo una delle due, l'altra la vedrò presto, sono fiducioso.
qui sta piovendo da un sacco di tempo, gennaio fa schifo da ste parti. due settimane fa con la neve era molto bello, ora l'unica roba spettacolare è il fiume che passa furiosamente per la città. un fiume che d'estate appena ha acqua, lo attraversi e non ti bagni neanche le ginocchia. ora avrà due metri d'acqua e una forza spaventosa.sto pomeriggio ho fatto una passeggiata lungo il fiume per riprendermi, ma questo è il finale della storia. La storia inizia ieri pomeriggio, 1.30 vado da N ad aiutarla col suo trasloco. si sposta di due isolati ma dobbiamo portare fuori il frigo e il letto e per quelle scale strette non è per niente facile. siamo i soliti 3, io lei e Pablo. ci sono anche altri conoscenti suoi che aiutano un po'. abbiamo noleggiato un furgone ma con lei il trasloco è divertente, si fatica ma si ride molto. per le 6 di sera abbiamo finito, Pablo dice venite da me, facciamo festa. così inaspettatamente decidiamo di fare festa, ne abbiamo bisogno. elettrizzati dall'idea e di ottimo umore decidiamo di andare all'assalto di un supermercato, il parcheggio è sotterraneo e col furgone ci passiamo a pelo, l'antenna sul tetto che tocca i tubi sopra..che ansia. riusciamo a uscire senza danni per fortuna, ridiamo e andiamo da lui. C'è pure Matteo che partecipa volentieri ai festeggiamenti. siamo in famiglia per certi versi, il clima è quello. siamo là felici di stare assieme, le bevande stanno evaporando così io e Pablo corriamo a un altro supermercato a comprare altra roba da mangiare e bere. torniamo a casa ed è una sequenza di brindisi e battute, ascoltiamo musica cantiamo ridiamo.. nessuno sa a che ora siamo andati a dormire, N dice che doveva essere mezzanotte probabilmente. mah? resterà un mistero. dormiamo assieme accampati e ci alziamo alle 10 abbastanza affaticati. colazione ridendo, torniamo in centro in casa vecchia di N. puliamo ancora un po' di cose e ci salutiamo che sono le 2. la guardavo mentre pulivamo e me la sarei mangiata, il suo sorriso, il suo modo di fare... quanto mi piace, quanto le voglio bene. le cose tra noi sono ben chiare, sono felice di averle detto tutto due mesi fa, è stata la scelta giusta. Ed è stato ancora più giusto non allontanarci, restare uniti. il nostro rapporto cambia ma come sta andando ora mi pare bene. certo ho cosa soffrire, non è facile ma devo essere bravo e imparare a volerle bene in modo diverso. col tempo spero di riuscirci. sarò semplicemente me stesso, senza costrizioni, mi sembra la cosa migliore da fare. lei mi vuole bene per quel che sono, spero che assieme costruiremo qualcosa di bello, di stabile. Bene, la salutiamo e io e Pablo camminiamo fino alla fermata del tram dove ci salutiamo. ma non ho voglia di tornare a casa, mi piglia la malinconia dopo una giornatona così, allora decido di passeggiare lungo il fiume a guardare la forza dell'acqua e pensando a tutte queste cose, pensando a tutto e a niente, pensando alla mia amata N ![]() Miserable de mi cuando cupido te puso a ti como dardo y mi corazon tarjeta de tiro http://youtu.be/baPiPDa6xhs
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I still haven't found what I'm looking for 27.01.10 03.10.13 |
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la puntata di oggi si chiama "ribellione". i protagonisti sono, siamo, i 3 soliti sciagurati. ieri ci siamo visti da lei, dopo una serie di messaggi insensati abbiamo deciso che sì, certo che facciamo un po' di festa. così ci troviamo alle 16.30 in centro, sono scappato da lavoro in tutta fretta. d'altronde si chiama orario flessibile e qualche volta mi permetto di fletterlo a mio favore. così ci vediamo e andiamo a far la spesa assieme, tra una cazzata e l'altra decidiamo cosa prendere, dichiaro che per me non si può considerare cena ma aperitivo abbondante. andiamo da lei, l'appartamento inizia ad avere già un aspetto più civile. ci sono ancora un paio di scatoloni in giro ma già si riesce a starci. ci dice che vorrebbe spostare il letto di qua per poi mettere l'armadio là.. le dico che non mi sembra poi molto comodo ma è casa sua e quindi deve piacere a lei. solite battute nostre, il menù prevede cotoletta alla milanese surgelata e il classico pomodori cipolla e peperoncino piccante. lei dice che cosa mai.. non togliamo i semi e le venuzze, tutto dentro! c'è andata bene che non era particolarmente forte, poi ne abbiamo mangiato un altro ed era molto più piccante. i bruciori si spengono con una serie di brindisi ovviamente e come sempre la guardo e la vorrei baciare. sti giorni li ho sofferti di brutto, non mi usciva di testa nemmeno per un secondo, l 'umore è stato molto basso. poi quando abbiamo deciso di vederci mi sono calmato, mentre eravamo assieme ero felice agitato, per qualche momento anche tranquillo, ma stare tranquillo con lei è impossibile, lo so. se stessi tranquillo vorrebbe dire che lei è triste o sta male. mi ero promesso di gestire la situazione, so come stanno le cose e se mi faccio male beh me la sono cercata. solo che poi non è così facile, per cercare in qualche modo di aggiustare questa relazione, di curarla, ho cosa faticare e cosa soffrirci. certo sarebbe stato più semplice non vederla più, ma ho sempre odiato queste "soluzioni". non rinnego minimamente averlo scelto di continuare il nostro percorso. e poi le cose si costruiscono in due, se lei ci crede la nostra relazione si evolverà bene, ovviamente non funzionerà se faccio tutto io. vedremo, intanto io mi metto in gioco. al di là di queste riflessioni stiamo passando una bella serata, in casa. il guaio è che alle 8 c'è ancora il stramaledetto coprifuoco. ma abbiamo ancora roba da bere, ce la stiamo passando bene e vaffanculo non voglio rompere così la nostra serata. Pablo si lascia corrompere immediatamente che nemmeno lui ha voglia di andarsene. così ci fermiamo un'ora in più, capirai..ma almeno ce la siamo goduta un po'. N ci saluta e noi due usciamo, lui piglia il tram e io vado in bici dall'altra parte. ci sono alcune auto in giro, a piedi nessuno. torno a casa incrociando pure la polizia ma non si fermano per fortuna. ma che fastidio non poter girare in santa pace, sta storia deve finire, non può andare avanti così. siamo liberi cacchio. ad ogni modo arriviamo entrambi a casa salvi. cos'era? 9.30 e sembrava le 2 di notte. mah... tempi bui, ma non ci arrendiamo
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I still haven't found what I'm looking for 27.01.10 03.10.13 |
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Sei volato via troppo presto. Buon viaggio, ovunque tu sia r.i.p.❤️
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![]() la vita non aspetta che sia giusto
Il tuono non aspetterá il silenzio L'amore dato non ritorna a posto Ma resta in giro e rende il cielo immenso il cielo immenso |
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Dopo la barbara reazione che ha avuto ieri nei miei confronti, a casa dei suoi davanti a tutti, non ho più parole le sue scuse per me non sono valse nulla. Mi ha persa, mi ha oramai persa.
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Da pugliese e salentina... ho il sole negli occhi il mare nel sangue e la passione nel cuore! |
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Bisogno di sfogare le proprie tensioni. Accendere la macchina, per andare a camminare. Accendere la macchina, guidare fino a che le tensioni ti trascinano avanti.
Parcheggiarsi a lato di un metro di neve. Parcheggio del sentiero verso il Monte Lussari, Valbruna Wild Track. Poco freddo, molta gente. Fare qualche passo, al primo tratto di ghiaccio indossare le ciaspole. Camminare sicuri, tranquilli. Camminare veloci, per rubare luce al giorno che finisce. Arrivare al bivio con il sentiero per il Rifugio Pellarini. Scegliere, senza nessuna esitazione. Camminare veloce, scaricando la tensione. Di colpo nessuno in giro, tranne una pattuglia della Forestale che ti invita a lasciare la pista di fondo, altrimenti multa. Ok, e sentiero sia. Veloce in salita, sui pianori rallento a scatto foto. Mai vista una montagna con così tanta neve. Il tratto che temevo del sentiero in realtà con questa neve viene tagliato fuori: nessun pericolo di ghiaccio. In compenso subito prima devo attraversare un ruscello, non semplicissimo con le ingombranti racchette da neve. Salire veloce, ma la salita qui è tanta. Salire veloce, ma la pendenza è troppa per le racchette da neve: le tolgo, andranno benissimo gli scarponi. La pendenza è mostruosa, da togliere il fiato. Resisti, mi dico, e faccio ancora 4 passi. Resisti, mi dico, ne faccio 6. Poi mi fermo a respirare, è davvero dura. Resisti, ancora 3 passi...finirà mai? Ho il cuore in gola, forse non ce la faccio. Ancora 3 passi. Non ne posso più, mi fanno male le gambe. Ancora 4 passi. Basta! Basta. La salita è finita, sono di nuovo in pianura. Manca l'ultimo tratto. Sollievo, per un po'. Torno lucido e prudente, mi guardo attorno. Alla mia sinistra un'evidentissima linea di valanga, sarà meglio starci lontani. Torno prudente, ma torna la salita. Dapprima lieve, poi pronunciata. E' l'ultimo tratto. Vedo il rifugio, di nuovo le pendenze sono proibitive. Ansimo, rallento. Non credo di avere mai visto tanta neve in questo posto. Le mie gambe reagiscono ai comandi della mia testa, ma è pura forza di volontà. Il rifugio è semisepolto. Mi fermo di nuovo, pago lo sforzo di prima. Ogni 5-6 passi, mi devo fermare. Inizia a mancarmi il fiato, oddio, mica mi viene un infarto? No, capisco che è un attacco di panico, lento ma procedo. Inesorabile, procedo. Ancora 2 passi, mi fermo. Respiro, mi fa TUTTO male. Altri 3 passi. Il cuore più che in gola ormai pare impazzito, termino a sorsi la mia riserva d'acqua. Ancora 3 passi, mi riposo. Ancora 4 passi, ma dov'è questo rifugio? ...sotto di me. L'ho superato, praticamente ci ho camminato sopra, complici il buio e la tanta neve. Buio? Sì, sono le 5 del pomeriggio e il sole sta tramontando. Ci ho messo tanto. Niente panico, mi dico: hai la frontale. Niente panico, mi dico: basta rimanere lucidi. E con calma, finisco l'ultimo sorso d'acqua, e indosso le ciaspole. Vorrei urlare, vorrei lasciare che la disperazione prenda il sopravvento. Invece accendo la frontale, e inizio la discesa. C'è da evitare la linea di valanga. (La tranquillità mi raggiunge al buio nel bosco, ormai è tutta discesa. Il cuore è ancora al suo posto. La luce illumina appena le orme davanti a me, tutto intorno rombano le valanghe. Ma mi sento tranquillo. Solo, mi morde la sete, e inizio a succhiare le stalattiti di ghiaccio che pendono dagli alberi.)
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19.06.00 PEARL JAM, LJUBLJANA (SLO) 22.06.06 TOOL, BOLOGNA 16.09.06 PEARL JAM, VERONA 16.11.06 TOOL, JESOLO (VE) 02.09.07 NINE INCH NAILS (e TOOL), BOLOGNA JOVANOTTI SAFARI TOUR 2008 06.07.10 PEARL JAM (e BEN HARPER), VENEZIA 02.08.11 AFTERHOURS, SPILIMBERGO (PN) 03.09.11 GUCCINI (#9) 02.03.12 TEATRO DEGLI ORRORI, DEPOSITO GIORDANI (PN) 11.06.12 BRUCE SPRINGSTEEN, STADIO ROCCO (TS) 25.06.12 CHRIS CORNELL, CASTELLO DI UDINE 26.09.12 RADIOHEAD, VILLA MANIN (UD) |
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È brutto quando un rapporto, già turbolento, si incrina ancora di più.
Al momento non riesco a farmela passare e ogni giorno penso a quanto tempo buttato via... E mi dispiace perché so che me ne pentirò.
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Buon Sangue tour: roma 10/11/2005 Safari tour: roma 17/05/2008 verona 17/09/2008 livorno 6/12/2008 Ora tour roma 8 - 9 luglio e 6 dicembre2011 Milano 9 dicembre 2011 Backup Tour Bologna 15 giugno - Milano 19 giugno - Firenze 23 giugno - Roma 28 giugno 2013 LorenzoNegliStadi2015 Roma 12 luglio - Napoli 26 luglio 2015 LorenzoNeiPalasport2015 Roma 27/28/29 Dicembre 2015 we can be heroes, just for one day!!! il lupo perde il pelo, io perdo le occasioni... |
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Era davvero una brava persona ma davvero senza falsi commenti, lo è sempre stato.
Quanti ricordi mi si aprono nella testa ripensando al tuo sorriso, a quella sagra d’estate, a quei momenti condivisi. Sei sempre rimasto umile, sempre lo stesso, sempre con quella passione che ti faceva sognare...grazie Luca. Nessun racconto potrà rendere giustizia alla persona che eri... Ciao Luca Mancherai
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".....Deixa a dor que voce, Leva dentro que tem, Lembra de nos, meu bem, vamos juntos a cantar ..."
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